Una contusione, una posizione scorretta, un movimento inconsulto o uno sforzo prolungato: sollecitare troppo un tendine può provocarne l’infiammazione.
È così che, in un batter d’occhio, potreste avvertire una fitta di dolore in corrispondenza di un’articolazione, sia durante il movimento che a riposo: può trattarsi di tendinite, una patologia diffusa ma da non trascurare. La tendinite, infatti, peggiora con l’incuria e con il movimento, rischiando di acutizzare il dolore e di prolungare il periodo di decorso.
Come curare la tendinite, per un primo sollievo?
Se sospettate una tendinite, la prima regola è quella di consultare il medico e farvi consigliare la terapia più adatta.
Solitamente – ma non sempre – i trattamenti per risolvere una tendinite sono:
RICE: dall’inglese Rest (riposo), Ice (ghiaccio), Compression (bendaggio stretto) ed Elevation (sollevamento dell’arto). Questa prima soluzione è tanto semplice quanto efficace. Mettete subito a riposo la parte dolorante e fate impacchi di ghiaccio da 15 minuti durante la giornata. Bendate la zona e tenetela spesso alta per favorire la riduzione del gonfiore.
Arnica: chi predilige i trattamenti green può contare su questa pomata antinfiammatoria, particolarmente efficace negli eventi traumatici su ossa, muscoli e articolazioni. L’arnica è quindi utile anche nei casi di tendinite, specie se associata al giusto riposo della zona colpita dall’infiammazione.
Farmaci antinfiammatori: per sfiammare e contrastare il dolore, il medico potrà prescrivervi anche dei FANS – farmaci antinfiammatori non steroidei – da assumere per bocca o da applicare sotto forma di gel o cerotti.
Con la giusta cura farmacologica e il corretto riposo, dopo 2 settimane dovreste apprezzare un sensibile miglioramento della tendinite.
Se così non fosse consultate nuovamente il medico: possono essere necessari approfondimenti.
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