L'Agenzia Italiana del Farmaco ha dato l’ok alla commercializzazione nel nostro Paese di un’innovazione terapeutica per curare gran parte dei casi di carcinoma mammario. Stiamo parlando del palbociclib, il primo farmaco della sua classe ad ottenere l’approvazione alla rimborsabilità, studiato per trattare il tumore al seno positivo ai recettori ormonali (HR) e negativo al recettore del fattore di crescita epidermico umano 2 (HER2).
Una svolta nella cura di una forma avanzata o metastatica della malattia che in Italia, ad oggi, si stima stia colpendo circa 30 mila donne.
Una patologia, che per la sua natura, è caratterizzata anche da un elevato tasso di diffusione, a partire dal seno, in altre zone del corpo: dalle ossa, ai polmoni, fino al cervello. Il tumore metastatico, infatti, colpisce i vasi sanguigni e linfatici, andando a raggiungere altri organi e tessuti, delocalizzando la malattia e sviluppando così nuovi focolai tumorali.
Con le cure attualmente a disposizione, stando ai dati odierni, raggiungere la guarigione è più difficile rispetto a quanto accade con altre forme tumorali non metastatiche. Ma ora, grazie a farmaci innovativi come il palbociclib, l’obiettivo è rendere il tumore metastatico al seno una malattia “in controllo”, con la quale le donne possono convivere a lungo, con una buona qualità della vita.
I risultati dei test pre-approvativi sembrano essere incoraggianti: gli studi eseguiti prima di dare il via libera alla commercializzazione del farmaco, infatti, hanno dimostrato che il palbociclib, somministrato in combinazione con una terapia endocrina, prolunga la vita delle pazienti, riducendo in modo significativo l’avanzare della malattia.